La musica è uno dei grandi patrimoni che la Chiesa conserva fin dalla sua nascita, coltivandolo con cura e rendendolo una presenza sempre più solenne all’interno della liturgia. Alla musica sacra e al canto, che rappresentano una componente preziosa in ogni celebrazione, è stata conferita sempre maggiore austerità e ordine, grazie all’impostazione data dal Concilio Vaticano II. Nonostante le norme conciliari, e dopo mezzo secolo dalla promulgazione del documento Sacrosantum Concilium, il canto fa fatica ad entrare nelle funzioni religiose come autentica “forma di partecipazione alla liturgia”.
L’Ufficio liturgico della diocesi di Alife-Caiazzo, in sintonia con quello nazionale, ha pensato di organizzare un percorso di formazione per le corali diocesane e per i presbiteri, in collaborazione con il Pontificio Istituto di Musica Sacra. La formazione, iniziata nel 2018, proseguirà per l’anno pastorale in corso, e si prefigge di fornire a coristi e musicisti un’adeguata e completa preparazione teorica e pratica.
Ad inaugurare l’iter è stato don Antonio Parisi, ex docente di Teoria e Solfeggio al Conservatorio “N.Piccinni” di Bari e consultore presso l’Ufficio Liturgico Nazionale, lo scorso 9 dicembre. In quella sede, è intervenuto anche don Vincenzo De Gregorio, attualmente preside del Pontificio Istituto di Musica Sacra e consulente presso l’Ufficio Liturgico Nazionale, il quale ha approfondito la Storia della musica liturgica, madre di tutta la musica occidentale. Nel suo excursus don Vincenzo è arrivato sino ai giorni nostri, ponendo l’accento sui cambiamenti e sulle innovazioni volute dalla Chiesa di Roma.
Il secondo incontro ha avuto come relatore Sabino Manzo, direttore di coro e orchestra, clavicembalista, pianista e docente di Direzione presso i corsi dell’Istituto Diocesano di Musica Sacra di Bari e presso la Milano Choral Academy
Col maestro Gianmartino Durighello le corali parrocchiali si sono preparate ai Vespri solenni, con un momento pratico, seguito all’incontro teorico, con una esercitazione sulla preghiera del Vespro con canto e partitura, presso la Cappella del Seminario.
Inoltre il vescovo Mons. Valentino Di Cerbo, in accordo col direttore dell’ufficio liturgico, ha voluto che i sacerdoti, nell’anno pastorale 2018/19 avessero una formazione permanente sulla musica liturgica, formazione che ha avuto grande successo grazie alle competenze di mons. Antonio Parisi.
Per la formazione delle scholae cantorum sono previsti altri incontri distribuiti in questo anno.
don Antonio Di Lorenzo
fonte psalite